POVERI COMUNISTI: IERI FUORI DAL PARLAMENTO, OGGI SCOPRONO CHE GRAMSCI RICEVETTE SACRAMENTI IN PUNTO DI MORTE – “VOLLE BACIARE l’IMMAGINE DI GESù BAMBINO” – VACCA: “NESSUNA EVIDENZA DA DOCUMENTI”…
1 - CHIESA: MONS. DE MAGISTRIS, GRAMSCI RICEVETTE SACRAMENTI IN PUNTO DI MORTE...
1 - CHIESA: MONS. DE MAGISTRIS, GRAMSCI RICEVETTE SACRAMENTI IN PUNTO DI MORTE...
(Adnkronos) - Il fondatore del Partito comunista italiano, Antonio Gramsci, ricevette i sacramenti prima di morire, nel 1937. A dirlo e' stato mons. Luigi De Magistris, pro-penitenziere maggiore emerito, nel corso della presentazione del primo Catalogo internazionale dei santini ospitata nella Sala Marconi della Radio Vaticana.
'Il mio conterraneo Gramsci - ha detto mons. De Magistris - aveva nella sua stanza l'immagine di Santa Teresa del Bambino Gesu'. Durante la sua ultima malattia, le suore della clinica dove era ricoverato portavano ai malati l'immagine di Gesu' Bambino da baciare. Non la portarono a Gramsci. Lui disse: 'Perche' non me l'avete portato?' Gli portarono allora l'immagine di Gesu' Bambino e Gramsci la bacio'. Gramsci e' morto con i Sacramenti, e' tornato alla fede della sua infanzia. La misericordia di Dio santamente ci 'perseguita'. Il Signore non si rassegna a perderci'.
2 - GRAMSCI: VACCA, DA FONTI D'ARCHIVIO NON RISULTA CONVERSIONE...(ANSA) - 'I documenti editi e inediti sulle ultime ore e sulla morte di Antonio Gramsci sono tanti e da nessuno di questi emerge la tesi della sua conversione: ovviamente non sarebbe uno scandalo, ne' cambierebbe alcun che'. Dico solo, semplicemente, che si tratta di un fatto che non trova alcun riscontro documentato'. Beppe Vacca, filosofo, ex parlamentare comunista e presidente della Fondazione Istituto Gramsci, commenta cosi' la tesi sostenuta da mons. Luigi De Magistris, propenitenziere emerito del Vaticano e conterraneo di Gramsci, secondo cui il fondatore del Pci, in punto di morte trovo' la fede e ricevette i sacramenti cristiani.
'Ci sono alcune lettere di Tania a Sraffa che descrivono dettagliatamente gli ultimi giorni di malattia e la morte di Gramsci in cui non troviamo nulla al riguardo. Non ne parla nemmeno una del fratello Carlo a Togliatti, in cui si legge della volonta' di Gramsci di essere cremato. Cosa che inizialmente trovo' qualche ostacolo perche' non era credente e perche' il regime fascista temeva manifestazioni di piazza, essendo la vigilia del primo maggio. Documenti di polizia non fanno alcun cenno di un suo avvicinamento alla fede, in piu' - prosegue Vacca - ci sono alcune lettere, ancora inedite perche' raccolte da poco tempo, in cui Tatiana scrive con grande regolarita' ai familiari sugli ultimi giorni di Gramsci. Si tratta di confidenze strettamente familiari in cui sarebbe emersa una notizia di tale portata'.
Vacca, ad ogni modo, evita con cura di aprire alcun fronte polemico con il monsignore: 'Non conosco De Magistris. Ricordo solo che non e' la prima volta che ne sento parlare. Gia' in passato, 30 o 40 anni dopo la morte di Gramsci, un'anziana suora riferi' di una sua conversione. Ripeto, non vi troverei nulla di scandaloso. Dico solo che dalle fonti d'archivio, dai tanti documenti a disposizione degli studiosi e da alcune lettere ancora inedite, tutto cio' non trova alcun riscontro'.
'Il mio conterraneo Gramsci - ha detto mons. De Magistris - aveva nella sua stanza l'immagine di Santa Teresa del Bambino Gesu'. Durante la sua ultima malattia, le suore della clinica dove era ricoverato portavano ai malati l'immagine di Gesu' Bambino da baciare. Non la portarono a Gramsci. Lui disse: 'Perche' non me l'avete portato?' Gli portarono allora l'immagine di Gesu' Bambino e Gramsci la bacio'. Gramsci e' morto con i Sacramenti, e' tornato alla fede della sua infanzia. La misericordia di Dio santamente ci 'perseguita'. Il Signore non si rassegna a perderci'.
2 - GRAMSCI: VACCA, DA FONTI D'ARCHIVIO NON RISULTA CONVERSIONE...(ANSA) - 'I documenti editi e inediti sulle ultime ore e sulla morte di Antonio Gramsci sono tanti e da nessuno di questi emerge la tesi della sua conversione: ovviamente non sarebbe uno scandalo, ne' cambierebbe alcun che'. Dico solo, semplicemente, che si tratta di un fatto che non trova alcun riscontro documentato'. Beppe Vacca, filosofo, ex parlamentare comunista e presidente della Fondazione Istituto Gramsci, commenta cosi' la tesi sostenuta da mons. Luigi De Magistris, propenitenziere emerito del Vaticano e conterraneo di Gramsci, secondo cui il fondatore del Pci, in punto di morte trovo' la fede e ricevette i sacramenti cristiani.
'Ci sono alcune lettere di Tania a Sraffa che descrivono dettagliatamente gli ultimi giorni di malattia e la morte di Gramsci in cui non troviamo nulla al riguardo. Non ne parla nemmeno una del fratello Carlo a Togliatti, in cui si legge della volonta' di Gramsci di essere cremato. Cosa che inizialmente trovo' qualche ostacolo perche' non era credente e perche' il regime fascista temeva manifestazioni di piazza, essendo la vigilia del primo maggio. Documenti di polizia non fanno alcun cenno di un suo avvicinamento alla fede, in piu' - prosegue Vacca - ci sono alcune lettere, ancora inedite perche' raccolte da poco tempo, in cui Tatiana scrive con grande regolarita' ai familiari sugli ultimi giorni di Gramsci. Si tratta di confidenze strettamente familiari in cui sarebbe emersa una notizia di tale portata'.
Vacca, ad ogni modo, evita con cura di aprire alcun fronte polemico con il monsignore: 'Non conosco De Magistris. Ricordo solo che non e' la prima volta che ne sento parlare. Gia' in passato, 30 o 40 anni dopo la morte di Gramsci, un'anziana suora riferi' di una sua conversione. Ripeto, non vi troverei nulla di scandaloso. Dico solo che dalle fonti d'archivio, dai tanti documenti a disposizione degli studiosi e da alcune lettere ancora inedite, tutto cio' non trova alcun riscontro'.
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