domenica 11 gennaio 2009

L'oratorio di Santa Sofia dei Tavernieri

di Gianluca Pipitò



L'oratorio di Santa Sofia dei Tavernieri si trova nel cuore della Palermo Antica ed esattamente in Corso Vittorio Emanuele all'altezza di Palazzo Vannuci, dietro la piazza della Vucciria.Proprio da Palazzo Vannucci, attraverso un arco detto appunto di Santa Sofia, si entra in una piazzetta che prende il nome dalla Chiesa in questione.
La storia dell'oratorio si svolge nel vecchio quartiere della Loggia che era il punto di riferimento delle "Nazioni Estere", dette nazioni provenivano da tutta Italia per aprire delle "Logge" per la vendita delle loro mercanzie ed erano situate vicino al Porto, inoltre, portavano con se le loro tradizioni ed i loro "Santi Protettori" a cui innalzavano Chiese ed Oratori.

La Maestranza che ha costruito la Chiesa di Santa Sofia (protettrice dei Milanesi insieme a San Carlo Borromeo) era quella dei Tavernieri ed era di origine Lombarda. Come tutte le Maestranze anche quella dei Tavernieri si riunisce, sin dal 1545, in "Consolato" da cui nasce la Confraternita, che ha comunque autonomia decisionale rispetto al Consolato. All'inizio la Confraternita non aveva una Chiesa propria ma era ospite in una Cappella presso la Chiesa del SS. Crocifisso all'Albergheria dove nel mese di ottobre festeggiava la Santa. Nel febbraio 1585, da Antonio Barone, i rettori della Confraternita ed i Consglieri del Consolato acquistarono alcuni magazzini ed iniziarono nel 1589 la costruzione dell'oratorio che venne completato nel 1590, successivamente nel 1606 la fabbrica venne ampliata acquistando, sempre da Antonio Barone, alcune case dietro la Chiesetta. Dopo l'arrivo di Garibaldi l'Oratorio passa nel Demanio dello Stato ed a tutt'oggi fa parte degli Immobili gestiti da Fondo Edifici per il Culto del Ministero dell'Interno. Secondo alcuni studiosi si pensa che l'Oratorio sia in rovina per via dei Bombardamenti dell'ultima guerra, ma da una ricerca approfondita non risulta MAI nominata quale chiesa pericolante, da puntellare o altro ed è strano se si tiene in considerazione il fatto che la Soprintendenza ai Beni Culturali ed altri Enti anche ecclesiastici hanno fatto un censimento certosino delle Chiese e dei monumenti che hanno subito qualsiasi danno. Comunque la Confraternita, oggi non più attiva, fino al 1939 usufruiva dell'Oratorio ed in questa Chiesa è nata l'unica confraternita al Mondo dedicata a Maria SS. Addolorata degli Invalidi e Mutilati di Guerra, di cui io sono il segretario. La struttura è in pessime condizioni, l'antico portone in legno è stato sostituito da uno in acciaio, le pareti sono pericolanti ed il bel portale è in pieno degrado, all'interno la cosa è ancora peggio, infatti, vi sono presenti dei gradevoli stucchi ma fortemente degradati, la gente, senza scrupolo ed ignorante, ha aperto delle finestre sui muri ed ha costruito un giardino all'interno della Chiesa e l'ex locale sacrestia è diventato un garage per auto. La cosa assurda è che il F.E.C. preferisce vendere questa testimonianza di armonia fra le nazioni estere e la Capitale della Sicilia (Milano e Palermo) per levarsi un peso e, magari, concedere un pezzo di storia della Lombardia e di Palermo a qualcuno che non sa fare altro che aprire PUB e chissà che cosa.Sò che c'è un SERIO interessamento della Soprintendenza BB.CC. per ricostruirla, ma a questo punto non è meglio restaurarla e darla in comodato d'uso alla Confraternita che garantisce la manutenzione ordinaria?


A Voi l'ardua sentenza.

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